Da domani, all’aeroporto di Palermo sarà attivato il piano di intervento messo a punto dal direttore generale dell’Asp, Daniela Faraoni, e dal commissario per l’emergenza Covid, Renato Costa, per la prevenzione della diffusione del Covid durante le prossime festività.
Nella Covid-19 Test Area (ex area Rent a Car), che si può raggiungere seguendo la segnaletica appena fuori la hall arrivi, ci saranno tre squadre, ciascuna formata da venti medici, impegnate su tre turni.
Nelle 15 postazioni realizzate da Gesap nell’area test di mille metri quadrati potranno essere effettuati, dalle 6.30 alle 24, i tamponi rapidi per tutti i passeggeri in arrivo. I positivi all’antigenico, invece, saranno sottoposti nella stessa sede a tampone molecolare, come previsto dal protocollo sanitario per la verifica definitiva.
Prima di sottoporsi al test, sarà necessario compilare la modulistica di registrazione/preaccettazione, disponibile online al link: https://www.aeroportodipalermo.it/test-covid19-form/
e in formato cartaceo presso l’info point nella hall arrivi e all’ingresso dell’area Covid test. Mediante la compilazione e l’invio online del form di registrazione, sarà possibile abbreviare notevolmente i tempi di attesa per lo screening sanitario. La registrazione non determina un ordine di prenotazione. Per l’effettuazione del test, che sarà gratuito, è obbligatorio esibire la carta di imbarco. All’info point della hall arrivi sarà possibile presentare l’attestazione di test molecolare o antigienico, con esito negativo.
“Gesap rinnova la partecipazione e la collaborazione con l’autorità sanitaria siciliana nel piano di contrasto al virus – afferma Giovanni Scalia, amministratore delegato di Gesap, la società di gestione dell’aeroporto internazionale di Palermo Falcone Borsellino -, mettendo in primo piano la sicurezza dei passeggeri che sbarcano a Palermo, grazie anche a una struttura di mille metri quadrati studiata per l’ottimizzazione e la gestione di tutte le fasi dello screening sanitario”.
ma questi tamponi sono solo sulla carta, oppure i gestori sanitari hanno cambiato idea dopo appena 9 gg?